Se, finalmente, hai trovato l’immobile che stavi cercando ma dall’atto di provenienza risulta che il bene è stato donato, sarà necessaria qualche verifica in più per evitare che, più avanti, altri eredi possano rivendicare la loro parte.
Infatti gli eredi legittimari del donante potrebbero, anche a distanza di anni, mettere in discussione la compravendita, agendo contro il compratore, per avere conto della lesione dei propri diritti ereditari.
Per la giurisprudenza il fatto che un immobile sia stato oggetto di donazione non comporta necessariamente un pericolo di rivendica, ma puoi acquistare in tranquillità se:
1 – Il donante è deceduto da oltre 10 anni
In questo caso gli eredi non possono più esercitare l’azione di restituzione perché la rivendica dell’immobile si può fare entro i 10 anni successivi alla morte del donante, e solo se:
- il donante alla sua morte non lascia beni sufficienti a coprire la quota che spetta a tutti i legittimi eredi
- il venditore che è in possesso dell’immobile donato non ha nel suo patrimonio beni a sufficienza per risarcire i legittimari lesi
2 – Sono passati 20 anni dalla donazione senza che ci siano state opposizioni
Se sono già passati 20 anni dalla trascrizione dell’atto di donazione e non si è verificata nessuna opposizione da parte dei legittimari, non potrai subire nessun atto di rivendica.
Tante volte i rischi legati all’acquisto di un immobile proveniente da donazione sono solo potenziali, bisogna valutare CASO PER CASO, ripeto CASO PER CASO. Ovviamente è sempre consigliabile informarsi sulla storia dell’immobile ed ottenere queste informazioni prima di impegnarti a comprare.
Affidandoti ad un agente immobiliare avrai un riferimento in grado di fornirti informazioni chiare su ogni immobile che prenderai in considerazione per il tuo acquisto.
Alessandro Calanna